Le origini dell’Economia Circolare
Il modello economico tradizionale dipende dalla disponibilità di grandi quantità di materiali e energia facilmente reperibili e a basso prezzo.
La prima fase del contest si svolgerà interamente online sul sito www.hackthegreen.it. In questo contesto i ragazzi, organizzati in team e guidati da un “tutor” maggiorenne (che può essere un insegnante, un educatore…) dovranno svolgere diverse prove (o mission) legate all’economia circolare.
La seconda fase a cui accederanno i 3 migliori team della fase online è una gara di innovazione tematica (Hackathon) che si disputerà dal vivo. Il tema centrale di ogni progetto dovrà in ogni caso essere l’economia circolare, intesa come modello di sviluppo vincente per rendere le nostre città, le nostre vite e il nostro futuro più sostenibili.
I ragazzi possono partecipare in gruppi composti da 6 o 8 partecipanti e ogni gruppo deve essere coordinato da un caposquadra maggiorenne. Non sono richiesti titoli particolari o specializzazioni al caposquadra. I membri di ogni gruppo devono appartenere tutti alle stesse fasce di età (questo perché le sfide online sono impostate secondo un livello crescente di complessità al crescere dell’età), che saranno così suddivise:
10-13 | 14-16 | 17-18
Per partecipare sarà il “tutor” a iscrivere la squadra. Il tutor potrà coordinare più gruppi; questo per incoraggiare la partecipazione delle scuole nel progetto (in questo modo infatti un docente/educatore potrà iscrivere più gruppi di una stessa classe o di sue classi diverse).
Il contest durerà 5 mesi e ogni mese avrà 1 sfida online con un video o infografiche introduttive e un vademecum di supporto con le specifiche tecniche per il caricamento del progetto (dimensioni, formati, etc.).
L’obiettivo, per ognuna di queste sfide, è quello di guadagnare punti utili a scalare la classifica. I criteri utili per guadagnare punti nel concorso sono le visualizzazioni di video all’inizio di ogni sfida, il numero di “Mi Piace” ottenuti sul sito, i punteggi ottenuti nelle sfide di gioco, il voto degli insegnanti (soltanto per le sfide che lo prevedono) e il voto finale di una giuria di esperti di economia circolare (rappresentanti delle associazioni dei consumatori coinvolti). Per la struttura stessa delle prove, non ci sono risposte giuste o sbagliate, ma solo interpretazioni creative del materiale che viene fornito.
Le 6 migliori squadre in classifica (2 per ogni gruppo di età) parteciperanno all’ hackathon. Le squadre avranno a disposizione 2 giorni per trasformarsi in giovani imprenditori, nella realizzazione di una start up sostenibile. Le squadre dovranno infatti simulare la creazione di una nuova impresa garantendo però sostenibilità ambientale e sociale, legalità e collegamento con le esigenze del territorio. Al termine dei 2 giorni, ogni squadra presenterà un pitch deck che descriverà in dettaglio la propria start up. Una giuria di esperti analizzerà i progetti e nominerà il progetto migliore.
Tutti i partecipanti riceveranno dei gadget.
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Il modello economico tradizionale dipende dalla disponibilità di grandi quantità di materiali e energia facilmente reperibili e a basso prezzo.
A partire dal XIX secolo, con l’industrializzazione si impose la necessità imprescindibile di trovare fonti di energia per lo sviluppo economico dettato dallo straordinario numero di scoperte, invenzioni e innovazioni avvenute dietro la spinta degli enormi sviluppi della scienza e della tecnica.
L’energia solare è la forma di energia utilizzata per la produzione di calore e di energia elettrica. Funziona a flusso e quindi il suo continuo utilizzo non ne diminuisce in alcun modo la disponibilità. Si tratta quindi di una fonte rinnovabile, disponibile, inesauribile e pulita, grazie all’enorme quantità di energia sprigionata dal sole ogni giorno.
Nella risoluzione del 24 maggio 2012 in materia di “Europa efficiente sotto il profilo delle risorse”, il Parlamento ha sottolineato che il disaccoppiamento della crescita economica dal consumo di risorse è essenziale per migliorare la competitività dell’Europa e ridurre la sua dipendenza dalle risorse. Ha inoltre sottolineato la necessità di sostenere l’innovazione e gli investimenti in nuove tecniche e modelli di business, come una società di leasing.
La Commissione ha avviato alla fine del 2015 un confronto tecnico in ambito CIS (Common Implementation Strategy) della Direttiva Quadro Acque tra i diversi Stati membri per la stesura delle Linee guida per il riutilizzo delle acque reflue al fine di fronteggiare l’emergenza idrica che sta colpendo i vari Paesi membri ma in generale tutto il pianeta.